Sabrina Giarratana, Arianna Papini
Fatatrac, 2008, 44 p
Illustrato
Età di lettura: scuola dell’infanzia, scuola primaria
Nelle opere di Sabrina Giarratana, scrittrice e poetessa bolognese, il viaggio è spesso il fulcro centrale in torno a cui si sviluppano storie, filastrocche e poesie. Un viaggio per conoscere e porsi in relazione con l’altro, per imparare a rispettare la terra e le sue risorse, per convivere insieme senza barriere e pregiudizi. Parole e pensieri riescono così ad evocare immagini, colori, sapori e odori che, superando confini e limiti, ci conducono alla scoperta di terre lontane, creano legami e sentieri da seguire con lo sguardo e con la mente.


Parole e immagini poetiche danno voce alle ricchezze delle natura e ne denunciano i soprusi: la Terra depositaria di storie e memorie, dimora di ogni nazione; la pioggia che scende, che accarezza e pulisce; l’albero che unisce la terra e il cielo, ma che rischia di essere abbattuto per sempre; l’aria indispensabile per sopravvivere, ma che purtroppo se inquinata dannosa e pesante; il mare con le sue acque pronte a donare e ospitare la vita; le antiche montagne rugose dalla cui vetta osservare le meraviglie che ci circondano, i sassi di cui la terra è fatta, millenari e dai mille volti; le nuvole matte che attraversando il cielo ci regalo percorsi immaginari con cui sognare; … l’uomo a cui il testo si rivolge perchè possa ricordare che il suo ruolo nel mondo, terra di tutti senza distinzione di razza e di colore, è quello di guardiano e difensore,”(…) Una è la terra, una e di tutti. Alberi, uomini, pesci e frutti. E nella terra ciascuno ha il suo posto. Difendi il tuo a qualunque costo. E se ti perdi e non sai dove andare tu segui sempre la strada del cuore (…)“. Un inno alla vita e un messaggio speranzoso per il futuro perchè tu “Uomo che stai venendo al mondo” possa amare sempre “con cuore profondo“.