Pensieri fuori dal coro: zuppa boscaiola con focaccia alla farina di ceci, semi di sesamo e di papavero per l’MTC #53

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Da quando ho saputo che avrei potuto partecipare alle sfide dell’MTC,  di cui vi avevo già parlato qui, preparare una splendida e gustosa zuppa è diventato l’unico e martellante pensiero che continua a frullare nella mia testolina. Eh si, perchè zuppe e minestroni sono le protagoniste delle due bellissime ricette che Vittoria Traversa del blog la cucina Piccolina ha proposto per la sfida MTC n. 53, rendendo così tutti quanti entusiasti e felici. Tutti, eccetto la sottoscritta!  Mille domande da giorni mi affollano la mente: cosa cucino? come la preparo? Sarò in grado di creare una zuppa che possa piacere anche alla dolce metà? E poi quali ingredienti potrei utilizzare per renderla davvero originale e mia?

Dopo aver preso in rassegna le ricette di Vittoria e i bellissimi post che la combriccola Mtchallenge ha pubblicato sul tema; dopo aver letto e cercato tra libri e ricettari vari; dopo aver chiesto a mamma, zia e nonna senza ottenere ciò che speravo; dopo aver stilato liste di ingredienti improponibili e i possibili abbinamenti, ecco che sono arrivata ad un’unica e triste conclusione: sarà un colossale disastro, un grandioso e memorabile fallimento. Meglio fare dietro front finché sono in tempo! Io di zuppe non so nulla. Mai cucinate, mangiate raramente, schivate ed evitate come la peste dalla dolce metà che piuttosto di mangiarne una sceglierebbe il digiuno. I fattori qui elencati sarebbero stati sufficienti per abbandonare il campo e restare seduta in panchina aspettando il mese successivo, sperando in bene. Ma non prendere parte, ora che me ne viene data la possibilità, cosa che mi riempe di gioia, equivarrebbe comunque ad una sconfitta e senza provarci neppure. E poi dove starebbe il vero divertimento se tutti noi sapessimo già fare tutto? Il bello di Mtchallenge è proprio quello di spronarti e guidarti alla sperimentazione di piatti e preparazioni lontane dalle nostre corde, o che per mille ragioni non abbiamo mai cucinato forse anche per la paura di non essere all’altezza. Sperimentare significa anche mettersi in discussione, imparare nuove tecniche e modi diversi per cucinare piatti che conosciamo bene, migliorandoli e  rivisitandoli. E tutto questo diventa semplice e interessante se alle spalle si ha un sostegno e una vera e propria comunità per crescere insieme condividendo saperi e ricette.

Non potevo quindi tirarmi in dietro, dovevo provarci almeno a mettermi in gioco.

Poi, l’altro giorno ecco che finalmente è arrivata l’illuminazione (in realtà dovrei dire doppia illuminazione perchè di zuppe ce ne sarà un’altra – forse):  preparare una zuppa semplice ma sostanziosa, cucinandola come faccio sempre, pensando ai miei cari, partendo dai sapori che hanno caratterizzato la mia infanzia, quelli del bosco e delle feste, e alle ricette che fanno parte della tradizione della mia famiglia, utilizzando gli ingredienti che io e la dolce metà amiamo di più. Lo so, lo so, non è un’illuminazione geniale, ma per me la vera sfida  è stata quella di non sprecare nulla e preparare un piatto commestibile da proporre a LUI per convincerlo almeno ad assaggiarlo…

zuppa boscaiola avanzi

e alla fine, posso dire che la sfida, comunque vada,  sarà un successo!

ZUPPA BOSCAIOLA  CON FOCACCIA MORBIDA DI FARINA DI CECI, SEMI DI SESAMO E SEMI DI PAPAVERO

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Per la zuppa:
450 gr di funghi freschi misti
40 gr di porcini secchi
2 patate medie private della buccia
1 scalogno grande
una noce di burro
olio evo q.b.
brodo di verdura profumato* 500 ml circa e acqua calda 300/400 ml circa
1 salsiccia nostrana
sale e pepe q.b.
qualche foglia di prezzemolo
uno spicchio di aglio
1/4 di bicchiere di vino bianco secco

un cucchiaio di panna acida per la finitura (si può omettere) e una manciata di nocciole

*per il brodo profumato
1 carota
1 scalogno
2 gambi di sedano
1 ramo di rosmarino
1 rametto di prezzemolo
3 grani di pepe nero
mezzo spicchio di aglio
mezzo bicchiere di vino bianco secco

Per la focaccia
280 gr di farina tipo 1 di grani antichi
70 gr di farina di ceci
140/150 gr di acqua tiepida
100 gr di latte
10 gr di lievito di birra
un cucchiaino scarso di miele
semi di sesamo e di papavero
sale q.b.
Salamoia: 5 cucchiai di acqua calda + 5 cucchiai di olio evo
sale grosso pestato
un rametto di rosmarino

Per la focaccia: visti i tempi di lievitazione è opportuno partire da questa preparazione. In una larga ciotola mescola insieme le due farine dopo averle setacciate. A parte sciogli il lievito di birra nell’acqua e unisci un cucchiaino di miele. Versala nella ciotola con le farine. Unisci anche il latte e inizia a mescolare con un cucchiaio di legno. Appena gli ingredienti iniziano ad incorporarsi, aggiungi i semi di sesamo e di papavero e per ultimo il sale. Mescola velocemente con il cucchiaio. Non preoccuparti se rimarranno dei grumi. Appena tutto sarà più o meno unito copri la ciotola con la pellicola trasparente e posizionala nel forno spento con la luce accesa. Fai lievitare per circa 2/3 ore fino al raddoppio. Il composto risulterà molliccio e appiccicoso, ma deve essere così. Trascorso tale tempo, con le mani unte di olio (per evitare che tutto l’impasto rimanga appiccicato alle dita) rovescia l’impasto su un piano di lavoro infarinato. Spolveralo con la farina poi fai un giro di pieghe del secondo tipo per aiutare lo sviluppo del glutine: prendi un lembo di pasta, sollevalo e portalo con delicatezza verso il centro. Solleva l’angolo che ora si è formato a destra e portalo nuovamente al centro. Procedi così fino a completamento del giro portando di volta in volta verso il centro gli angoli che vanno a formarsi. Copri l’impasto a campana e fallo riposare 30/40 minuti. Intanto prepara la salamoia emulsionando in un bicchiere acqua e olio in parti uguali.

pieghe

Appena l’impasto è pronto posizionalo su una teglia rivestita con carta forno. Stendilo con le mani precedentemente unte di olio. Sulla superficie fai tante fossette esercitando una leggera pressione con i polpastrelli. Cospargi l’impasto, anche lungo i bordi, con la salamoia, qualche granello di sale grosso pestato e qualche ago di rosmarino.  Attendi 15 minuti.

focaccia prima della cottura

Nel frattempo accendi il forno alla massima potenza e regolalo sulla funzione per la cottura della pizza e del pane (io ho un comunissimo forno elettrico che per questa funzione riporta il disegnino della pizza). Inforna la focaccia nella parte bassa del forno per i primi 10 minuti (il fondo della focaccia deve dorarsi e la superficie se tutto va bene si gonfierà un po’), poi spostala al centro e abbassa la temperatura a 220°. Cuoci fino a doratura per circa 20/25 minuti. Sfornala, falla intiepidire e tagliala a fette.

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Prepara il brodo: Pulisci tutte le verdure, tagliale grossolanamente poi mettile in una capiente pentola con le erbe aromatiche, i grani di pepe, mezzo spicchio d’aglio e un pizzico di sale. Unisci mezzo bicchiere di vino bianco secco e copri tutto di acqua fredda. Porta a bollore, poi abbassa la fiamma e cuoci per circa 2 ore e mezza. Infine filtra il brodo con un colino (Se dovesse avanzarne puoi conservarlo per altre preparazioni o congelarlo).

Per la zuppa:

FotorCreatedee

in una ciotola metti in ammollo i porcini secchi con acqua calda per almeno 3o minuti, meglio 1 ora. Nel frattempo pulisci le patate, pelale e tagliale a fatte spesse. Pulisci i funghi e affettali lasciandone alcuni integri. Pulisci anche lo scalogno e tritalo finemente.

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Pulisci l’aglio, incidilo per il lungo e privalo del germoglio. Mettilo in una capiente casseruola dai bordi alti insieme ad una noce di burro. Appena si sarà sciolto, aggiungi lo scalogno e fallo appassire dolcemente a fuoco lento. Quando inizierà a prendere colore unisci la salsiccia, privata della pelle, spezzandola grossolanamente. Appena inizia a rosolare sfuma tutto con il vino e ravviva la fiamma. Quando la parte alcolica sarà evaporata, unisci un mestolo di brodo e i  funghi secchi scolati dall’acqua e ben strizzati.

Funghi in cottura

Lasciali andare a fiamma viva 3 o 4 minuti poi unisci anche quelli freschi. Regola di sale e pepe, abbassa il fuoco e, quando l’acqua che avranno rilasciato in cottura si sarà ormai ristretta, aggiungi le patate. Attendi qualche minuto poi copri le verdure con 500 ml di brodo caldo allungato con circa altri 300/400 ml di acqua calda. Unisci anche qualche fogliolina tritata di prezzemolo e lascia cuocere la zuppa a fuoco basso semicoperta, controllandola di tanto in tanto. Nel frattempo accendi il forno a 180°. Su una teglia ricoperta da carta forno disponi 5 o 6 nocciole intere. Infornale e tostale leggermente per circa 15 minuti. Quando sono pronte toglile dal forno e, ancora bollenti, avvolgile in un canovaccio pulito. Con le mani, esercitando una leggera pressione, strofina il canovaccio sulle nocciole per qualche minuto così da eliminare la pelle. Se dovessero rimanere altri residui di pelle sfrega nuovamente le singole nocciole sul canovaccio per eliminarli. Pesta grossolanamente le nocciole e mettile da parte (puoi usare anche il mix ma si rischia di polverizzarle eccessivamente). Controlla la zuppa: sarà pronta quando il liquido si sarà in parte asciugato e le verdure risulteranno tenere e cremose.

zuppa boscaiola 2

Versa la zuppa in una ciotola. Guarnisci con la granella di nocciole tostate e un filo di panna acida (intuizione tardiva, ormai avevo fatto le foto quando ho deciso di aggiungerne un filo e devo dire che a me è piaciuta di più così). Servi accompagnandola con la focaccia tiepida.

zuppa boscaiola 4

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Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC n. 53

PicMonkey Collage

10 pensieri su “Pensieri fuori dal coro: zuppa boscaiola con focaccia alla farina di ceci, semi di sesamo e di papavero per l’MTC #53

  1. Mapi ha detto:

    “Ma non prendere parte… equivarrebbe comunque ad una sconfitta. …Il bello di Mtchallenge è proprio quello di spronarti e guidarti alla sperimentazione di piatti e preparazioni lontane dalle nostre corde… Sperimentare significa anche mettersi in discussione, imparare nuove tecniche e modi diversi per cucinare piatti che conosciamo bene, migliorandoli e rivisitandoli. E tutto questo diventa semplice e interessante se alle spalle si ha un sostegno e una vera e propria comunità per crescere insieme condividendo saperi e ricette.”
    Se avessi voluto scrivere un Manifesto dell’MTChallenge, avrei usato esattamente queste parole. Perché, al di là degli esiti della gara, la vera gara è con se stessi, è il riuscire a proporre almeno una ricetta, lambiccarsi il cervello, studiare, fare ricerche e alla fine gridare “Eureka!”.
    Sei nuova della gara, ma ne hai compreso lo spirito alla perfezione. Questa è una scuola di cucina virtuale, dove ognuno mette a disposizione degli altri le sue competenze: impariamo (molto) e insegniamo (poco), ma soprattutto cresciamo a dismisura in cucina, fosse solo nella consapevolezza e nel rispetto degli ingredienti.

    Questa sfida non era per niente facile, ma tu l’hai affrontata non solo con lo spirito giusto, ma anche in maniera egregia: “sposando” ingredienti tra loro e creando un unicum gustoso che ha convinto te e la dolce metà della bontà delle zuppe.

    Complimenti quindi, e benvenuta nella nostra Community!!!

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    • Mile81 ha detto:

      Ho letto il tuo commento mentre ero in attesa che in biblioteca giungesse una classe per una lettura… Curiosa come sono per ingannare il tempo ho dato una sbirciatina alle notifiche sul telefono.. e cosa vedo? il tuo stupendo commento.. leggendoti, ho impiegato un po’ per riprendermi dall’emozione! Sono un tipo emotivo io… moooltoooo emotivo e posso giurare di essere rimasta lì impalata con un sorriso ebete stampato sulla faccia e gli occhi traballanti di felicità stile manga giapponese. Mi mancano le parole per poterti dire cara Mapi che questo tuo commento mi riempe di gioia! Grazieeee mille!!!!

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  2. Paola ha detto:

    Eccomi con un benvenuto grande come una casa e un sorriso che forse è ancora più grande, perché nel leggerti mi ritrovo, tra quei mille dubbi che mi venivano ai primi post (e che tutt’oggi arrivano ad ogni annuncio di una nuova sfida). La voglia di mollare che da sola non riesce, però, a contrastare la voglia di esserci. Ed eccoti, con questa zuppa, bella, golosa, che profuma di boschi e di autunno. Profuma di casa e ti ci fa sentire 🙂

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    • Mile81 ha detto:

      Leggere i vostri commenti é una grande soddisfazione. Grazie paola!!!! merito vostro: seguendovi su mtchallenge e sui vostri blog la mia passione x la cucina é decisamente aumentata, cosí come la voglia di scoprire la storia che c’é dietro ogni piatto. Grazie di cuore x le tue parole!!!

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  3. Vittoria ha detto:

    Ciao Mile arrivo anche io.
    E meno male che non volevi partecipare! Ma che era? Un attacco di ansia da prestazione? Dai la zuppa è azzeccatissima e in questo momento, mentre sto scrivendo con le mani intirizzite, me ne farei volentieri un piattone fumante!
    Che buoni i funghi, ma la focaccia quella te la rubo sai? 🙂

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    • Mile81 ha detto:

      Vittoria!!! Sono felice che ti piaccia!!! Sai, non cucinandole mai le zuppe avevo paura di combinare un disastro o magari di sprecare inutilmente i funghi! E poi mi hai scoperta: io soffro perennemente di ansie da prestazione…. x fortuna poi essendo testarda mi butto e qualcosa combino. Provala la focaccia puoi anche cambiare le farine. Io adoro prepararle!! Farei solo quelle! Grazie x essere passata e un grazie di cuore anche x le tue ricette, tutte meravigliose!

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  4. Kika ha detto:

    Ciao e benvenuta in questa pazza famiglia.
    Hai capito lo spirito del gioco: provarci sempre che poi qualcosa di buono arriva.
    Mi piace molto la tua proposta, mi immagino a mangiarla in uno chalet di montagna con fuori la neve e dentro il fuoco caldo del camino.
    Ma poi vogliamo parlare della focaccia? dimmi che è resistita solo 5 minuti e io ti crederò.
    Kikaa

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    • Mile81 ha detto:

      Che carina grazie!!!! La foccia in effetti é una delle cose piú richieste in casa mia. É facile da fare e cambio sempre le farine o il condimento. Sono troppo felice di far parte di questa allegra famiglia. É da tempo che vi seguo… e un po’ mi sembra quasi di conoscervi!!! Ancora grazie!!!

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  5. alessandra ha detto:

    ho letto con molto interesse il tuo post e davvero non credo che si potrebbe spiegare meglio il nostro gioco. Soprattutto, non c’è atteggiamento più “giusto” di quello che hai avuto tu, buttandoti ugualmente, anche se, dopo tanto aspettare, la sorte ti ha riservato la sfida che meno sembrava nelle tue corde.
    Alla fine, non solo hai scelto la variante più difficile (il brodo preparato a parte e il pane fatto in casa), ma hai anche preparato una zuppa che ha corrisposto in pieno ai tuoi desideri e ha pure convinto il marito (la parte più difficile, almeno a casa mia). Sapori del bosco, ingredienti sostanziosi, grande coerenza nella scelta (ottime le nocciole) e un bellissimo post a coronare il tutto: il mio benvenuto sgorga davvero dal cuore! Brava!

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    • Mile81 ha detto:

      Alessandra, leggendo il tuo commento, non sai che felicità e che sollievo provo in questo momento! Mtchallenge è un “gioco” straordinario. Anche non partecipando, ma solo come visitatore esterno, si possono sempre imparare tante cose vere e concrete. Bellissimo! Grazie a te e al gruppo per avermi dato la possibilità di unirmi a voi! 😉

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