In casa mia si mangia praticamente solo pollo, e come ho già scritto più di una volta, nonostante sia una carne che si presta a mille interpretazioni, talvolta rimango ad osservare i petti che giacciono sul mio piano di lavoro scuotendo la testa e pensando a come mi piacerebbe cucinare che ne so un bel filetto di manzo, un arrosto di vitello o maiale, mi accontenterei anche di un altro volatile. Invece no, mi tocca cucinare pollo o al limite salsicce e carne di cavallo, ma quest’ultima in una sola variante, quella tramandata dai tempi che furono dalla nonna ora ultracentenaria della dolce metà, che altrimenti lui non la mangia.
D’accordo il pollo è una carne sana, magra e davvero si può cucinare in tantissimi modi. Ma c’è un altro ma. Del pollo pare essere gradito solo il petto. E mi viene da ridere pensando che quello nessuno di solito lo vuole, anche se onestamente piace tantissimo anche a me. C’era pure una pubblicità che giocava su questo. Ve la ricordate? “Petto o coscia?”Coscia” “Peccato tutto petto!!!” Ecco esattamente solo petto. Insomma questa volta non ho proprio voglia di cimentarmi con lui, ma d’altronde questo è quello che c’è e la dolce metà deve pur mangiare, sia mai che deperisca a causa della sottoscritta. Decido perciò di ricorrere ad una tecnica semplicissima di Nigella Lawson, diventata ormai talmente famosa da essere onnipresente sul web. Il classico tormentone come la torta magica, o i biscotti che a momenti si cucinano da soli.
Da Nigella ovviamente non copio la ricetta, ma solo la tecnica. Ovviamente perché lei, beata donna, dispone di un pollo intero a pezzi compreso di pelle… mentre io solo 3 petti, nudi e crudi. Quindi, tanti saluti. Caccio tutto in un sacchetto e non se ne parla più. Davvero, si fa così. Basta un sacchetto di plastica per alimenti. Si infila tutto li dentro e si condisce con succo di agrumi, olio evo, qualche verdura e aromi vari a seconda dei gusti. Dopo due o tre ore di frigo il pollo è pronto per essere cotto. Se ci aggiungessimo anche una parte alcolica alla marinatura, come suggerisce Nigella, verrebbero ancora più soffici e teneri. Dopo il processo di marinatura, lei passa tutto in forno. Io invece scelgo una casseruola sempre per il motivo di cui sopra, ovvero ho solo 3 poveri petti di pollo e non vorrei ritrovarmi con delle suole di scarpe…. 15 minuti nemmeno di padella e il pollo è pronto! Ed è davvero buonissimo, diverso dal solito e tenero, tenero. Per rimanere in tema di pubblicità potrei quasi dire che questo pollo è così morbido che “Si taglia con un grissino“!
Per avere un secondo sempre diverso e dare nuova vita al pollo, basterà semplicemente usare la fantasia cambiando gli ingredienti e le quantità previste della marinatura. Ecco qui la mia ricettina.
PETTI DI POLLO MARINATI CON LIMONE, SENAPE, MIELE, CIPOLLOTTI E ORIGANO
per la marinatura
succo di 3 limoni e la parte restante di mezzo limone
2 cucchiai di olio evo,
1 cucchiaino di senape,
mezzo cucchiaino di miele, origano secco,
due cipollotti affettati,
un pizzico di sale,
un giro di pepe verde, uno spicchio di aglio
un sacchetto di plastica per alimenti
Per la cottura in casseruola
olive verdi, 2 o 3 ravanelli affettati sottilmente
pomodorini pachino
mezzo bicchiere scarso di vino bianco
sugo della marinatura
1 cucchiaio di olio evo, altro origano e sale q.b.
Taglia i petti di pollo a pezzi di media dimensione. Trasferiscili in un sacchetto in plastica per alimenti insieme a tutti gli altri ingredienti della marinatura. Massaggia il pollo dentro il sacchetto per fargli assorbire gli odori e il condimento. Quindi fai riposare 2 o 3 ore in frigorifero sul ripiano più basso, quella per la verdura. Volendo si può lasciare riposare in frigo anche per una notte intera, specie si decide di utilizzare un pollo intero (che andrà tagliato sempre a pezzi senza eliminare la pelle).
Appena è pronto versa tutto in una casseruola. Cuoci per due minuti a fuoco basso e quando inizierà a scaldarsi aumenta la fiamma e sfuma con mezzo bicchiere scarso di vino.
Lascia evaporare la parte alcolica, poi abbassa la fiamma e unisci le olive, i pomodorini, origano essiccato, un pizzico di pepe, eventualmente un pizzico di sale e qualche cucchiaio di acqua. Attendi che il pollo sia cotto completamente poi togli la casseruola dal fuoco. Copri con il coperchio e fai riposare un istante.
Nel frattempo affetta finemente un paio di ravanelli. Disponi il pollo nei piatti alternandolo con le sue verdure, qualche fettina di ravanello fresco e qualche goccia di olio evo. Irrora tutto con il sughetto rimasto nella casseruola e … buon appetito!
Essere creativi in cucina non è poca cosa. Mi piace la semplice descrizione dei vari passaggi “per dar nuova vita al pollo”: si fa’ per dire…Complimenti.
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Grazie mille! Provo ad essere creativa ma non sempre mi riesce! Con il pollo però ormai è diventata una questione di principio. Buone feste e grazie per essere passata da qui 🙂
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Oltre scrivere, leggere mi piace cucinare per cui , piacendomi il tuo blog, ripasserò di sicuro.
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🙂
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Sai che non l’ho mai cucinato? il tuo ha davvero un bell’aspetto, qui solo cosce o pollo intero ma per due è sempre troppo quindi sempre cosce o sovraccoscie.
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🙂 le mie preferite! quelle marinate così vengono ancora più buone! E con una puntina di peperoncino sono divine ma anche quello il mio compagno non lo mangia, io invece lo metto su ogni cosa!! Un saluto e un bacione. Buona serata!
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Purtroppo i gusti non sempre coincidono, ma pazienza ci sono cose più importanti anche se a volte ci resto ancora male dopo 44 anni di vita insieme. Un bacione carissima e uona serata anche a te.
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Ti capisco Giovanna!!! Buona serata anche a te e buon inizio settimana 🙂
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Sono in ritardo….è già finito vero?
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eh eh… purtroppo erano solo 3 petti!!! ma la prossima volta ne farò di più promesso!!!
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