calendario del cibo italiano: Biancomangiare cremoso con lamponi e mirtilli

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Semplice e goloso, candido e lieve come la neve, il Biancomangiare di origine francese era diffuso e apprezzato nel medioevo dalle classi nobili. Più che di un piatto a quei tempi per Biancomangiare si faceva riferimento ad una preparazione basata sull’impiego di ingredienti scelti per il loro colore, il bianco, simbolo di purezza e ascetismo.
Non vi era quindi una vera e propria ricetta per realizzarlo. A seconda della zona geografica insieme a latte e mandorle, ingredienti caratteristici anche delle versioni odierne, si aggiungevano ingredienti diversi, tutti rigorosamente di colore bianco, come ad esempio petti di pollo, zenzero, lardo, e riso.
biancomangiare 77In Italia il Biancomangiare si è diffuso intorno al XI secolo diventando uno dei dolci più apprezzati dalla corte di Matilde di Canossa che lo volle tra le pietanze del banchetto organizzato per la riappacificazione di Papa Gregorio VII e dell’imperatore Enrico IV di Franconia. Almeno fino alla seconda metà del settecento più che un dolce infatti, il Biancomangiare fu concepito come minestra, secondo piatto o salsa da versare su carni soprattutto lessate. La versione dolce, come la conosciamo oggi, la si deve a Marie-Antonin Carême, uno dei più grandi e colti cuochi parigini della storia, che nel XIX secolo interpretò il Biancomangiare preparando una sorta di gelatina con latte di mandorle dolcificato, ricetta del tutto simile a quella odierna (Taccuini storici) riportata anche da Pellegrino Artusi nel suo libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” (ricetta n.681).
Oggi il Biancomangiare è un dolce al cucchiaio molto delicato, diffuso in particolare in alcune regioni italiani: in Sardegna il “Menjar blanc” è una crema soda preparata con latte, amido, zucchero e limone, racchiusa in guscio di frolla; in Sicilia è una crema preparata con mandorle tritate, zucchero, amido, buccia di limone, cannella, fatta raffreddare in forme di terracotta; infine in Valle da Osta conosciuto come”Blanc Manger” si prepara in due versioni, la prima con latte di mandorle, la seconda più elaborata con latte di mucca, entrambe spesso accompagnate da frutti di bosco locali.
biancomangiare7Quest’ultima è la versione che vi propongo in occasione della Giornata del Biancomangiare promossa dal Calendario del cibo italiano. I frutti di bosco però, nel mio caso lamponi e mirtilli, oltre che fuori, sono anche dentro!
Per la ricetta ho preso spunto dal Biancomangiare rivisitato di Iginio Massari. Il suo meraviglioso dolce ha una base di amaretto, una glassa bianca lucida, un inserto di marmellata di fragole e arance, il tutto sormontato da frutti di bosco e anelli di zucchero colorati. Un’incantevole dolce meraviglia. Io sono rimasta ad una versione più semplice ma comunque, almeno per i nostri gusti, decisamente cremosa (rispetto all’originale la rivisitazione di Massari è infatti molto più pastosa e cremosa), dolce al punto giusto e delicata, con una nota acidula data dalla presenza dei lamponi e dei mirtilli. Con il caldo di questi giorni, è stata una piacevole sferzata di freschezza.

BIANCOMANGIARE CREMOSO CON LAMPONI E MIRTILLI

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46 gr di zucchero
46 gr di Mandorle spellate
7 gr di amido di riso
200 gr di latte
4 gr di gelatina alimentare in fogli
230 gr di panna montata
un cucchiaino di sciroppo di mandorle (si può omettere)
estratto di vaniglia
Lamponi e mirtilli freschi
Un cucchiaio di zucchero a velo vanigliato (si può omettere)
Mandorle per decorare

Macina le mandorle e lo zucchero e trasferiscile in una ciotola. Scalda il latte con la vaniglia e versalo a filo sulle polveri. Mescola tutto amalgamando il composto perfettamente. Filtra con un chinois raccogliendolo in una casseruola. Unisci l’amido di riso e il cucchiaino di sciroppo di mandorle. Cuoci a fuoco basso portandolo alla temperatura di 84°C fino al primo inspessimento mescolando di continuo per non bruciare la crema.
2 Una volta pronto aggiungi la gelatina ben strizzata. Mescola, poi emulsiona la crema con il minipimer. Fai raffreddare a 30°C e infine amalgama delicatamente la panna montata. 4Cola in uno stampo circolare per budino e inserisci delicatamente nel composto una manciata di lamponi e mirtilli distribuendoli in modo omogeneo. Fai rapprendere in frigo completamente poi prima di sfornarlo passala in freezer per qualche ora. Poi ribaltalo su un piatto e conserva in frigo fino al momento del servizio. Decora con altra frutta fresca e mandorle. Spolvera la superficie con un cucchiaio di zucchero  a velo.

NOTA (aggiornamento ore 21.00): Meglio precisare che Massari chiama il suo biancomangiare “crema” perchè in effetti ha una consistenza davvero leggera, cremosa e soffice simile a quella della panna cotta. Il passaggio in freezer quindi vi consentirà di toglierlo dallo stampo senza impazzire! Se lo preferite più consistente aggiungete 2 gr in più di gelatina alimentare.
Con questa ricetta potete anche prepararlo e servirlo direttamente in una coppa o un bicchiere.
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44 pensieri su “calendario del cibo italiano: Biancomangiare cremoso con lamponi e mirtilli

  1. Aria di Bosco ha detto:

    Curioso, sono stato in questi giorni a Canossa, a visitare quel che resta del castello ed il piccolo museo. Bella l’accoppiata di storia e cucina, conoscevo una versione di questa antica ricetta, che era appunto a base di latte e pollo…
    Il dolce deve essere davvero strepitoso..

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    • Mile81 ha detto:

      A Canossa ci sono stata tanti anni fa e mi è piaciuta tanto. Ho un debole per i castelli!! Sai che io invece ho scoperto l’esistenza dell’antica versione salata solo quando ho iniziato a scrivere il post per il dolce. E’ curioso pensare che una preparazione salata nel tempo si è trasformata in un dolce. Grazie mille per i complimenti e buon fine settimana!

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  2. Sabryna88 Rsi From Switzerland ha detto:

    Ho trovato ora il tuo commento. Certo la capacità dell’autore iniziale in quella fase e le successive riprese della serie negli anni ’80 hanno sostanziali differenze ma riportano esattamente un tipo di fantascienza differente da la solita che vanno scrivendo o mettendo in immagine (marziani e uomini scimmia insomma). La cosa bella e la domanda stupefacente è: ma coma avrà potuto? Allora i veri chiaroveggenti e i veri profeti sono proprio gli scrittori e inventori di una fantascienza in tal senso? Io ritengo di si ❤ Perdonami se mi era sfuggito il tuo commento e grazie di avermi avvertita 😉

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  3. giovanna ha detto:

    Una versione chic di un dolce o meglio crema semplicissima, qui da me si preparava la versione semplice, latte, amido, zucchero, buccia di limone o stecca di cannella, era la classica crema che si usava per preparare qualche raro dolce, come scritto sopra , mia mamma la usava per riempire i suoi cannoli, biancomangire l’ho sentito dire anni dopo da un’amica ragusana.

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      • Sabryna88 Rsi From Switzerland ha detto:

        Guarda cosa ti ho dedicato e scusami se l’ho scritto qua. Si trova ora in cima alla mia pagina ma ti passo il link direttamente e giusto fatto in quanto scrittrice di libri per bambini con “pancia piena” oppuhttps://elfopiccinoblog.wordpress.com/2017/07/26/in-dedica-alla-nostra-amica-blogger-mile81/re meno “piana” ma fa nulla; sempre scrittrice sei ❤

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      • Mile81 ha detto:

        Non so come ringraziarti! Ieri sera l’ho guardato e… sai che anche io le seguivo. Mi hai fatto tornare in mente tanti ricordi e sicuramente è materiale importante su cui lavorare anche con i ragazzi. Dalla questione della promozione alla lettura al tema dei generi letterari offre mille spunti. Sei fantastica elfina dei boschi. Un grazio sentito con il cuore per la dedica e il filmato! Vorrà dire che penserò ad un bel dolcino da preparare per omaggiare te e i tuoi amici del bosco! Un bacione grande grande grande

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      • Sabryna88 Rsi From Switzerland ha detto:

        Sono contenta che ti sia piaciuto. Io ho tutte le stagioni di questa serie e ne sto inserendo due per volta (una vecchia e una versione recente). Come fantascienza/fantastico di genere nato nel 1957 l’autore riusciva perfettamente a cogliere la verità di oggi, quella che noi tutti stiamo vivendo. Altro che gli alieni di “Spazio 1999”, questa de “Ai confini della Realtà” di cui titolo non a caso, era vera e pura fantascienza che ha capito tutto in America o che forse gli americani già sapevano. Si è capito forse che sono anti-americana? No dai che sono un elfetta e voglio bene anche a Trump ma non ditelo in giro… Per le ricette invece, ti passo ora un link dalla Rete Uno della RSI svizzera e mi dirai se ne conosci qualcuna 😀

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      • Mile81 ha detto:

        Hai ragione! In biblioteca abbiamo proposto un percorso per parlare dei libri da cui sono stati tratti film. Il percorso era divisio in generi letterari e nella fantascienza abbiamo scelto classici sul tema. Ai confini della realtà offre tanti spunti di riflessioni sarebbe bello costruirci sopra qualcosa…. Grazie piccola elfetta

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      • Sabryna88 Rsi From Switzerland ha detto:

        😀 ti ho risposto nel tuo Blog. Perdonami ma non mi era giunta notifica o forse l’ho perduta nei meandri della mia mente 🙂 ❤ Comunque hai ragione in piedi, come ho già scritto… non mettere da parte questa idea e pensa che le Stagioni sono dal 1957 in avanti sino a terminare nel 2000 con differenti autori ma tutti molto bravi e stati capaci quanto meno di… intendere e volere? 😀 no ma di comprendere e cercare di dare un segnale questo sicuramente si ❤

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  4. Sonia C. ha detto:

    Brava Milena, davvero. Oggi ho visto tutte proposte in stampo, però per me il Bianco Mangiare è sempre stato un dolce al cucchiaio che si presta a tanti abbianamenti. Complimenti, proverò anche io una versione “solida”, mi avete incuriosita 🙂

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    • Mile81 ha detto:

      Ciao sonia sono contenta ti sia piaciuta. Pe sa che io al contrario di te l’ho sempre conosciuto in versione solida!! Allora mi sa che anche io proverò la tua! Il calendario serve anche a questo, non si finisce mai di imparare! Buona giornata e grazie di essere passata da qui!

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  5. chicchidimela ha detto:

    Quanto è buono!!! Qui da me con quel sapore di mandorle che arricchisce il palato donando un sapore unico.
    È il dolce dei ricordi. Dei pranzi fatti attorno ad un tavolo tutti insieme. È il dolce che lega e mescola la dolcezza all intensità di qualcosa che resta. Grazie Mile per averlo preparato e condiviso. ❤️

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