Calendario del cibo italiano: sfogliatine alle susine stanley con timo e cramberries

sfogliatina alle prugne 13Tra fine giugno e settembre la natura ci regala le susine, dei frutti molto antichi che arrivarono in Europa circa 20.000 anni e che oggi vantano un’ampia varietà di specie diverse per consistenza e sapore.
Oltre alla loro bontà, quello che mi piace di più di questi frutti è il significato diverso e quasi contrapposto che assumono nella cultura occidentale e in quella orientale. Se in occidente le susine pare siano simbolo di passione e sessualità, in oriente invece questi frutti alludono a significati e valori più spirituali. In Cina, ad esempio, gli alberi in fiore che annunciano l’arrivo della primavera simboleggiano la vita e la rinascita, mentre il bocciolo della susina, che superato gelo e intemperie acquista tutta la sua fragranza, rappresenta la “resilienza” dal latino resalio, iterativo di salio, che significa saltare, rimbalzare, per estensione danzare.

sfogliatina alle prugne

Come certi metalli sono capaci di assorbire urti e sforzi senza rompersi, allo stesso modo una persona è resiliente quando riesce a far fronte in modo costruttivo a situazioni negative, difficoltà quotidiane, momenti ed eventi particolarmente stressanti, dolorosi e traumatici come ad esempio le calamità naturali, la malattia o la perdita di una persona cara. Attraverso le proprie risorse, mettendo in atto quindi strategie di coping efficaci, sfruttando strategie mentali e comportamentali utili, una persona può superare situazioni complesse e dolorose diventando con il tempo via via più forte, competente e capace di ridare un senso alla propria vita proseguendo il suo cammino.
La resilienza è anche un importante fattore protettivo per lo sviluppo dell’individuo. Basta pensare a chi ad esempio nato in un ambiente fin da subito ostile e privo di sbocchi riesce a ribaltare completamente la situazione di partenza in cui, suo malgrado, si trova costretto. La negatività e la sofferenza si trasformano in questi casi in una possibilità e in una occasione per sviluppare coraggio e forza, per credere in se stessi.

sfogliatina alle prugne 45Sono boccioli di susina anche tutti coloro che in questi ultimi anni hanno perso tutto a causa di attentati e cataclismi naturali come il terremoto. Vittime che hanno sofferto e che rimboccandosi le maniche hanno trovato il modo per rinascere e continuare il loro cammino. E il sostegno della comunità può rendere sicuramente più resilienti.
Spero che tutti coloro che ancora non ce l’hanno fatta possano ritrovare il coraggio e la forza per ricominciare un giorno la loro danza verso la vita.

susine stanley

Pensando a loro, ora vi lascio la ricetta di queste sfogliatine di susine stanley con finta pasta sfoglia a base di ricotta, che ho preparato in occasione della giornata nazionale a loro dedicata dal Calendario del cibo italiano,
La finta pasta sfoglia si prepara velocemente il giorno prima e può essere una valida alternativa, molto più semplice, della versione classica originale. Se volete che “sfogli” ancora di più vi consiglio di usare al posto della ricotta un formaggio ancora più cremoso come il philadelphia.

 SFOGLIATINE ALLE SUSINE STANLEY CON TIMO E CRAMBERRIES

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Pasta sfoglia finta (ingredienti tratti dal blog La Mercante di spezie. Il procedimento l’ho modificato). Da preparare il giorno prima
250 gr di farina 00,
170 gr di burro fresco,
250 gr di ricotta (o altro formaggio spalmabile),
un pizzico di zucchero (solo per versioni dolci),
un pizzico generoso di sale fino rosa

Farcia
10 susine stanley (circa 2 susine per porzione),
confettura di susine o altro gusto a scelta fatta in casa (io la mia confettura  homemade di rusticani e quella di pesche e albicocche che potete trovare qui),
cramberries (mirtilli rossi disidratati. Si possono sostituire con uvetta),
Succo di 1 limone,
2 cucchiai di zucchero muscovado (o di canna),
1 cucchiaio raso di miele di acacia,
qualche rametto di timo fresco,
gocce di cioccolato bianco,
Zucchero a velo per lo spolvero

Il giorno prima preparare l’impasto della finta sfoglia: mescolare in una ciotola il burro a dadini, la farina setacciata e gli altri ingredienti. Lavorare tutto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto formato da briciole. Compattarlo con le mani senza preoccuparsi troppo di eventuali pezzetti di grandi dimensioni e stenderlo velocemente con le mani conferendogli più o meno una forma rettangolare. Trasferire su un foglio di pellicola trasparente avvolgendolo e trasferire l’impasto in frigo per circa dodici ore.
La mattina seguente lavare e asciugare le susine. Tagliarle in quarti dopo aver eliminato il nocciolo e trasferirle in una ciotola. Condirle con il miele, lo zucchero muscovado, le foglioline di timo, il succo di 1 limone e i cramberries. Mescolare bene. Coprire con un piatto e lasciare riposare fino a quando non saranno pronte le sfogliatine.
Nel frattempo riprendere l’impasto di finta pasta sfoglia. Collocarlo su un foglio di carta forno spolverato di farina e, tenendo il lato più corto come base, stenderlo con il mattarello infarinato ottenendo un lungo rettangolo con spessore 1 cm. Piegarlo in tre a libro (prima piega), girarlo di 90° gradi con la cucitura rivolta a destra e rimetterlo in frigo coperto dalla pellicola trasparente per 30 minuti. Riprendere la sfoglia dal frigo, controllare che la cucitura sia rivolta a destra, ripetere l’operazione (seconda piega): tirare con il mattarello infarinato la sfoglia sulla spianatoia spolverata con un pizzico di farina formando un lungo rettangolo con il lato corto come base. Piegare in tre a libro, portando il lato corto inferiore verso il centro e successivamente il lato corto superiore sempre verso il centro. Girare di 90° gradi tenendo la cucitura a destra. Coprire con la pellicola trasparente e riporre in frigo altri 30 minuti.
Riprendere l’impasto e ripetere nuovamente l’operazione (terza piega). Trasferire in frigo per 1 ora. A questo punto la sfoglia è pronta per essere lavorata.
collage pieghe Accendere il forno a 200°C.
Stendere la sfoglia su un foglio di carta forno spolverato con un pizzico di farina con il mattarello infarinato e ricavare 10 quadrati di circa 12 cm di lato e 3-4 mm di spessore. Collocarne cinque, che saranno la base delle sfogliatine, su una teglia foderata di carta forno. Spennellarli con un generoso velo di confettura.
Con il coltello incidere al centro i restanti quadrati di sfoglia lasciando 1 cm circa di pasta intorno ai bordi. Eliminare l’eccesso di pasta centrale. Con molta delicatezza prelevare le cornici di sfoglia così ricavate e collocarle perfettamente su quelle poste sulla teglia. Far aderire bene i bordi facendo una leggera pressione con i polpastrelli.
Coprire la parte in vista, quella con la confettura, con le fettine di susine scolate dal liquido in eccesso, sovrapponendole leggermente. Riempire gli spazi vuoti con i cramberries e qualche fogliolina di timo. Con i rebbi di una forchetta bucherellare leggermente la pasta lungo i bordi. Infornare lasciando cuocere le sfogliatine fino a completa doratura. Qualche minuti prima della fine della cottura spolverare di zucchero a velo e rimettere in forno 1 minuto.
Estrarre le sfogliatine dal forno e lasciarle raffreddare completamente. Guarnire con le gocce di cioccolato bianco e spolverare nuovamente di zucchero a velo.

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NOTE: l’impasto può essere usato anche con un solo giro di pieghe. La sfogliatura sarà minore. Con il formaggio spalmabile sfoglierà di più. Io ho preferito la ricotta perchè il philadelphia non mi piace tanto, anche se alla fine il sapore non si sente per nulla. Susine e confettura sono sostituibili. Si possono usare mele, pesche, albicocche anche pere. Se dovessero rimane il giorno dopo coprirle con la pellicola e visto il caldo conservarle in frigo o in un luogo fresco e al riparo da umidità.

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27 pensieri su “Calendario del cibo italiano: sfogliatine alle susine stanley con timo e cramberries

  1. giovanna ha detto:

    Ma guarda un po,’ proprio ieri parlavo con Simona di questa sfoglia alla ricotta e poi spunti tu, te la copierò per il salato appena le temperature lo permetteranno.
    Grazie per tutte le notizie sulle susine, vedo che siamo in tante ad amarle, peccato che quelle che compro non hanno più il sapore di quelle che una volta raccoglievo dal mio albero, ma pazienza, bisogna accontentarsi.

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    • Mile81 ha detto:

      Giovanna ancora una volta siamo sintonizzate! Ne parlavo anche con Paola, per il salato la finta sfoglia è eccezionale forse più che per il dolce. Se segui questa ricetta basta omettere il pizzico di zucchero. E le susine che dire, è un vero peccato che non abbiano più quel sapore meraviglioso di un tempo. Queste erano abbastanza buone portate dalla Romagna, ma niente a che vedere con quelle che mangiavo da bambina. Anche il colore interno non è più bello inteso come un tempo…. Ormai tutta la frutta è un po’ così. Almeno noi abbiamo avuto la fortuna di mangiare quella “VERA”. Un bacione cara Giovanna!

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  2. alessandra ha detto:

    Che bel post, Milena! Sai che, pur abitando in Oriente, non avevo idea del significato simbolico delle susine? So solo che ne vedo semrpe tante, tutto l’anno (i vantaggi del non avere stagioni…) e ora ho capito anche il perche’. Ricetta strepitosa, come al solito!

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    • Mile81 ha detto:

      Grazie mille Alessandra! Mi piacerebbe proprio sapere se le prugne orientali hanno un sapore differente da quelle nostrano. Immagino che saranno ottime colte direttamente dall’albero! Grazie ancora per i complimenti, alle prugne sono molto legata. Mi ricordano tanti momenti felici di quando ero bambina!! PS: come stai ora?

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    • Mile81 ha detto:

      Cara elisabetta io da qualche anno ho iniziato ad abbinare spesso le erbe aromatiche alla frutta mi piace molto il timo anche con le pesche e le albicocche che poi con il rosmarino sono ancora più buone. Provale in una macedonia giusto qualche fogliolina per vedere se ti piace come abbinamento. Un bacione!

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