Calendario del cibo italiano: merendine Fiesta, simil Ferrero, homemade

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Io e mia mamma siamo sempre state delle sostenitrici della cucina casalinga, convinte che la maggior parte dei prodotti alimentari industriali siano ben o male riproducibili anche a casa con risultati soddisfacenti. Eppure, negli anni ottanta, la nostra era la classica famiglia medio borghese che, pur adottando uno stile di vita sano e tradizionale, non avrebbe mai rinunciato ad alcuni vizi portati dal consumismo: bibite, cibi surgelati, snack, gelati confezionati e naturalmente gli immancabili prodotti da colazione, biscotti e sopratutto merendine. Di queste ultime sulla mia tavola, e dentro al mio zaino, ne sono passate davvero tante!
Le merendine nascono negli anni cinquanta con l’intento di portare in casa dalle famiglie i grandi classici della tradizione dolciaria italiana, come panettone, pandoro e colomba, trasformandoli in dolci monoporzione di facile consumo.
Il Mottino, una sorta di panettone mignon, fu lanciato nel mercato per la prima volta nel 1951. Considerato il capostipite delle merendine, negli anni sessanta aprì la strada alla produzione delle merendine di prima generazione, Pandorino e kinder Brioss, a cui fece seguito un vero e proprio boom di merendine. Negli anni settanta quelle ricche e golose, come Fiesta, Girella, Crostatina e le prime merendine della linea Mulino Bianco. E ancora negli anni ottanta e novanta con Tegolino, Kinder delice, Soldino, Yo-yo, Camilla e Plumcake allo yogurt, tanto per citarne alcune, le merendine, oltre ad essere golose e ricche di cioccolato, si fecero più leggere e “sane” (fonte: Merendine italiane).
fiesta 2Oggi alcune di quelle merendine sono fuori commercio, altre invece sono rimaste arricchendosi di nuove varianti e gusti differenti e infine sono nate nuove proposte tra le quali le merendine refrigerate degli anni novanta, quelle per intenderci che possiamo trovare nel banco frigo.

Per la giornata Nazionale della merenda, il calendario del cibo italiano ha pensato di proporre le ricette per realizzare in casa alcune di queste merendine che a partire dagli anni settanta hanno accompagnato la colazione e la merenda di tante famiglie italiane.
Tra queste troverete anche quelle che ho preparato io, la FIESTA, un morbido pan di spagna aromatizzato con liquore all’arancio, farcito con crema al latte e scorzetta di agrumi, ricoperto da glassa al cioccolato. Ve la ricordate?
In origine una torta extralarge di 150 gr per tutta la famiglia prodotta dalla Ferrero nel 1964, fu poi trasformata in monoporzione. La merendina Fiesta fece così la sua comparsa negli anni settanta, reclamizzata durante il Carosello, da uno spot accompagnato dalla colonna sonora dei Ricchi e poveri. Fra gli slogan la frase “Non ci vedo più dalle fame” ancora oggi è rimasto un tormentone!

fiesta valori nutrizionaliQuesta merendina leggermente alcolica e decisamente golosa, ricordo che da bambina era una delle mie preferite. Ha accompagnato tante colazioni e merende e da allora i dolci con il liquore e il cioccolato non ho mai smesso di amarli!
Purtroppo però, diciamocelo pure, le merendine non sono molto sane. E’ difficile ignorare quanti conservanti e altre “schifezze”, passatemi il termine, contengono. Basta dare un rapido sguardo all’etichetta nutrizionale per rendersene conto.
Può sembrare scontato, ma produrle in casa, oltre ad essere possibile senza troppi sforzi, regala tante soddisfazioni ma, sopratutto, ci permette di mangiare uno snack sano e molto goloso,  capace di soddisfare anche i più piccoli.

Prima di lasciarvi la ricetta, un grazie di cuore ad Alessandra Uriselli (del blog Dolcemente inventando), la regina delle merendine Homemade, che mi ha gentilmente fornito le ricette di base (alle quali ho apportato qualche piccola modifica) e alcuni suggerimenti utili per trasformare la sua torta Fiesta in queste deliziose merendine molto, ma molto simili alle Fiesta originali!!!

MERENDINE FIESTA SIMIL FERRERO, HOMEMADE

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Pan di spagna per uno stampo di 31×23 cm
5 tuorli e 5 albumi,
80 g di farina 00,
80 g di fecola di patate,
150 g di zucchero semolato,
la scorza di un’arancia non trattata,
2 pizzichi di sale,
un pizzico di estratto di vaniglia.

In una ciotola capiente montare gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale.
In una terrina montare i tuorli con un pizzico di sale e lo zucchero fino a che il composto non sarà triplicato di volume. Aggiungere la scorza grattugiata di 1 arancia.
A questo punto, unire a più riprese la farina e la fecola setacciate insieme e mescolare con delicatezza. Una volta che la farina sarà stata assorbita, profumare con la vaniglia e aggiungere con la spatola poco per volta gli albumi montati a neve.
Versare il composto nello stampo rivestito con carta-forno leggermente imburrata. Cuocere in forno a 175° per circa 30 minuti. Dopo una ventina di minuti è comunque consigliabile fare la prova stecchino prestando attenzione che la superficie rimanga solo leggermente dorata. Appena è pronto togliere dal forno e lasciarlo raffreddare completamente prima di estrarlo dallo stampo.

Bagna al contreu
succo di 1 arancio,
100 ml di acqua,
40 ml di contreau,
3 cucchiai di zucchero.

In un pentolino versare il succo di un arancio, l’acqua e lo zucchero. A fiamma media portare a bollore. Togliere dal fuoco e unire il contreau. Passare al colino e trasferire in una caraffa. Lasciare raffreddare completamente.

Crema al latte e arancia
450 ml di latte intero,
150 g di zucchero semolato,
la scorza di un’arancia non trattata,
55 g di amido di mais,
3 cucchiai di latte condensato,
2 gocce di estratto naturale di vaniglia,
2 cucchiai di bagna al contreau.

In un pentolino scaldare 3/4 del latte con la scorza d’arancia e lo zucchero, fare sobbollire, filtrare il latte e spegnete il fuoco. In un bicchiere versare il latte rimasto e aggiungere l’amido, mescolando con decisione fino ad ottenere un composto omogeneo senza grumi, con una consistenza collosa ma al tempo stesso dura. Mescolando con un cucchiaio il composto farà resistenza.
Accendere il fornello a fiamma bassa e unire il composto latte-amido al latte precedentemente scaldato. Mescolare continuamente fino a quando non inizierà ad addensare. Togliere dal fuoco. Unire la vaniglia, il latte condensato e i due cucchiai di bagna al contreu. Trasferire la crema in una ciotola. Mescolare bene e coprire con la pellicola a contatto. Far raffreddare completamente.

Montaggio delle merendine

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Eliminare i bordi del pan di spagna rifilandolo con un coltello in modo da ottenere un rettangolo di 20 cm di altezza e 30 cm di larghezza. Con l’aiuto di una riga e di un coltello affilato ricavare 12 rettangoli di 10×5 cm. Tagliare infine ogni singolo rettangolo a metà ricavando due fette circa dello stesso spessore.
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Con un pennello inumidire generosamente ogni singola fetta con la bagna al contreau. Ricoprire 12 fette di Pan di spagna (quelle che erano la base della torta intera) con uno strato di  crema al latte, dopo averla trasferita in una sac a poche con bocchetta liscia.
fiesta 9w Coprire ogni fetta con la rispettiva metà rimasta. A questo punto posizionare le merendine così assemblate in una teglia dai bordi bassi, collocandole una accanto all’altra. Rivestire tutto con un giro di pellicola trasparente e trasferire in freezer per due ore circa. La permanenza in freezer consentirà di glassarle con più facilità.

Trascorso il tempo necessario estrarle dal freezer e collocare metà delle merendine, distanziandole bene, su una gratella posta sopra un piatto pari capiente o una teglia. Quindi preparare la prima parte di glassa al cioccolato.

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Glassa al cioccolato
200 gr + 200 gr di cioccolato fondente
40 gr + 40 gr di olio di girasole

Fondere la prima parte di cioccolato al microonde (oppure a bagnomaria) a 80W per 40 secondi. Aprire lo sportello, girare il cioccolato, chiudere lo sportello e ripetere l’operazione finché non si sarà sciolto. Togliere dal microonde. Unire poco per volta l’olio mescolando con la spatola, compiendo dei movimenti circolari fino a quando la glassa non risulterà liscia e lucida.
Trasferire in una caraffa con beccuccio e versare a filo sulle merendine ricoprendole completamente anche lungo i bordi. Durante la fase di glassatura, raccogliere dal piatto posto sotto la gratella il cioccolato colato, mano a mano che si procede, e riutilizzarlo per completare la glassatura.
Lasciare solidificare completamente. Infine decorare la superficie di ogni merendina con il cioccolato rimasto formando i caratteristici decori ondulati con l’aiuto di una sac a poche. Procedere allo stesso modo con le rimanenti merendine preparando la successiva porzione di glassa con la seconda parte del cioccolato e dell’olio di girasole.
Conservare nel ripiano più basso del frigo coperte con pellicola. D’inverno possono essere lasciate anche a temperatura ambiente, coperte e al riparo dall’umidità.

NOTE: Partendo da questa versione potete creare le altre varianti storiche della Fiesta: alla mandorla, alla ciliegia, con scorze di limone, al caffè e l’ultima nata interamente al cioccolato con bagna al rum.
Sul sito del Calendario del cibo invece troverete le ricette per preparare queste bellissime merendine: kinder cereali, Kinder brioche, Girella, ciambella Mr Day, Yo-Yo, Tegolino, Buondì, Soldino e le Crostatine con confettura.

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28 pensieri su “Calendario del cibo italiano: merendine Fiesta, simil Ferrero, homemade

  1. milesweetdiary ha detto:

    Ciao Mile! Me le ricordo benissimo. Le prendeva spesso mia nonna paterna e ricordo che quel gusto x me “amarognolo” del liquore e del l’arancia me le faceva sembrare “strane” ma così fosse che poi tornavo sempre a mangiarne ☺️

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    • Mile81 ha detto:

      Alessandra grazie a te veramente. Ammiro molo la passione che ci metti e il tuo blog è bellissimo. E’ stato proprio divertente prepararle e far parte di un bel gruppo di lavoro. Grazie ancora!

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  2. soniadv ha detto:

    Anche io sono una sostenitrice del mangiare sano. Anche se lavoro e il tempo è poco sono ormai anni che non compro più le merendine. Dolci e biscotti tutti fatti da me…

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  3. Anna Laura Mattesini ha detto:

    Avendo una mamma lavoratrice a tempo pieno e poco portata per la cucina, io sono cresciuta a sofficini, bastoncini, rosticceria pronta e merendine. Appena ho potuto ho iniziato a cucinare e la situazione è migliorata, ma la tua Fiesta mi ricorda esattamente quelle che trovavo nello zainetto di scuola!!!

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  4. Paola ha detto:

    Mi unisco ai complimenti e al vantaggio di poter preparare una merendina golosa ma sana. Mai ci avrei pensato per la Fiesta! Vero che negli anni ’80 eravamo così assuefatti alle cose pronte, da non porci nemmeno delle domande, domande che ci poniamo finalmente oggi e … corriamo ai ripari!

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  5. giovanna ha detto:

    Che meraviglia avrei dato un morso al monitor, sai che non sono golosa, ma in quegli anni se entravo al bar non sapevo resistere alla tentazione di prendermene non una ma due, per quasto non li tenevo a casa, ai miei figli non sono mai piaciute in verità non ne amavano nessun tipo ma queste a me si.
    Salvo subito la ricetta magari ridurrò la dose e li preparerò solo per me,se avrò bisogno mi farò sentire per ulteriori consigli.
    Ciao un abbraccio grande.

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    • Mile81 ha detto:

      Giovanna che felicitá sapere di aver svegliato la tua golositá per un dolcetto! So bene che tu ami il salato come me… Ma tutte e due a quanto pare per la fiesta abbiamo un debole!!! Io l’ho sempre trovata così buona! Se la provi dimezza pure le dosi. Per il pan di spagna puoi anche usare una tua ricetta collaudata se ce l’hai. 🙂 sono troppo contenta che ti siano piaciute!!! Grazie mille e buona domenica. Un bacioneeee

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  6. infuso di riso ha detto:

    mile ma tu pensa mangiare una fiesta senza i sensi di colpa x conservanti malsani!!!ci sei riuscita!!!!
    ps mi ritrovo molto nelle tue parole: oggi anche io cucino tutto in casa e cibi industriali zero(qdo mi capita di mangiarli sto male!) ma negli anni 80 eccome….casa mia si adeguava a quello che era la cultura pop dei cibi confezionati..le mamma lavoravano e non avevano tempo e forse anche passione per mettersi a informare merendine sane..
    grz per avermi portato nel passato ma con il tuo piglio sanissimo oltre che goloso!

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