Del mare e della terra faremo pane, coltiveremo a grano la terra e i pianeti, il pane di ogni bocca, di ogni uomo, ogni giorno arriverà perché andammo a seminarlo e a produrlo non per un uomo ma per tutti, il pane, il pane per tutti i popoli e con esso ciò che ha forma e sapore di pane divideremo: la terra, la bellezza, l’amore, tutto questo ha sapore di pane. (Pablo Neruda)
Ogni anno in tutto il mondo, il 16 di ottobre si festeggia il pane, un alimento ancestrale che fin dall’antichità ha rivestito un ruolo fondamentale nell’alimentazione di paesi e popoli.
Pane, simbolo di vita e speranza, in molte culture oltre ad essere fonte di nutrimento riveste anche un forte valore spirituale e il suo essere “universale” lo porta a trasformarsi in un ponte per abbattere le differenze, per accogliere e conoscersi.
Ci sono progetti interculturali bellissimi, sociali ed educativi, che ancora oggi promuovono la conoscenza tra culture e persone attraverso la panificazione e la cucina.
Preparare il pane in casa è qualcosa di impagabile da condividere con grandi e piccini. Panificando insieme, parlando delle proprie radici alimentari, cadono i pregiudizi e possono nascere nuovi sorrisi. Pane che unisce, che nutre e che ci parla di tradizioni e gesti antichi da preservare, presente nelle cucine di tutto il mondo anche per preparare, sopratutto in Italia, piatti classi della tradizione.
Il valore di questo alimento, il suo significato, quello che ha rappresentato per intere generazioni è sottolineato anche da molte fiabe, universali proprio come il pane, come ad esempio “pane secco” e “il battesimo del pane” racconti popolari provenienti dalla Palestina e della Polonia, la fiaba di origini antiche “Spera di sole” di Luigi Capuana, o ancora quella più famosa “La fanciulla che calpestò il pane” tratta dal repertorio di Andersen, tanto per citarne alcune, ma si potrebbe continuare all’infinito perchè fortunatamente la letteratura è ricca di rimandi a questo prezioso alimento (per leggere le storie cliccare sul nome delle fiabe) ….
C’era una volta una fornaia, che aveva una figliuola nera come un tizzone e brutta più del peccato mortale. Campavan la vita infornando il pane della gente, e Tizzoncino, come la chiamavano, era attorno da mattina a sera: – Ehi, scaldate l’acqua! Ehi, impastate! – Poi, coll’asse sotto il braccio e la ciambellina sul capo, andava di qua e di là a prender le pagnotte e le stiacciate da infornare; poi, colla cesta sulle spalle, di nuovo di qua e di là per consegnar le pagnotte e le stiacciate bell’e cotte. Insomma non riposava un momento (Luigi Capuana).
Hai certamente sentito parlare di quella fanciulla che calpestò il pane per non sporcarsi le scarpe, e delle sofferenze che dovette subire. È una storia scritta e stampata. (H. C. Andersen)
In occasione di questa giornata così speciale, il Calendario del cibo italiano ha pensato di valorizzare il pane proponendo una carrellata di pani regionali, che potete trovare qui, e di altre varianti diffuse fuori dai nostri confini, pubblicate nella rubrica “La voce degli altri“.
Tra queste troverete anche le tortillas di mais che ho preparato io. Si tratta di un pane piatto molto antico, di origini messicane, risalente all’epoca precolombiana molto apprezzato dalla civiltà azteca.
Inizialmente, le prime versioni di queste semplici focaccine, a base di farina di mais e acqua, erano conosciute nel Sud America con il nome di “Arepas”. In seguito furono poi i colonizzatori spagnoli a rinominarle con il termine attuale di “tortillas”, letteralmente “piccole torte”, per via dell’aspetto rotondo e per il tipico colore dorato (Fonte: Cibo 360).
Oggi, conosciute in tutto il mondo, le Tortillas, data l’importanza della coltivazione di mais, rappresentano da sempre la principale fonte di sostentamento per le popolazioni messicane.
Per cucinarle in casa, in rete si possono trovare diverse ricette, alcune delle quali, più vicine alle originali, sono preparate interamente con farina di mais. Io personalmente preferisco miscelare questa farina con quella 0 e per questo mi sono sempre trovata bene con la ricetta che vi propongo oggi di “Un’americana in cucina”.
TORTILLAS DI MAIS
(Ricetta di Un’americana in cucina)
Ingredienti per circa 8 tortillas:
160 g di farina 0 Manitoba,
80 g di farina di mais fioretto,
1/2 cucchiaino di sale rosa,
30 g di olio di mais,
120 ml d’acqua.
In un’ampia ciotola mescolare le due farine, il sale e l’olio.
Versare l’acqua poco alla volta e nel contempo procedere mescolando fino ad ottenere una pastella morbida.
Con le mani Impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido, ma non appiccicoso. In questo caso unire qualche altro cucchiaio di farina di mais per aggiustare la consistenza.
Dividere l’impasto in 8 parti uguali e conferirgli una forma sferica. Coprire le palline di impasto con un panno umido per evitare che si secchino.
Scaldare una padella dal fondo ampio, meglio se in ghisa, e attendere che diventi bella calda. Nel frattempo, iniziare a preparare le tortillas.
Sistemare il primo pezzetto di impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato. Coprirlo con un foglio di carta forno e schiacciarlo con il fondo di una pentola per conferirgli una forma circolare. Appiattire ulteriormente con il mattarello assottigliando la pasta fino ad ottenere un diametro di circa 18/20 cm.
Cuocere sulla padella calda la tortilla per circa 30-40 secondi, e quando inizieranno a comparire sulla superficie delle piccole bollicine più scure, girarla e ripetere la cottura dall’altro lato. Adagiarla su un piatto, coprirla con un panno pulito e continuare così con le palline di impasto rimaste fino ad esaurimento, impilandole una sopra l’altra mano a mano che saranno pronte. Al momento del servizio, nel caso si siano raffreddate, passare le tortillas in forno a 160° C per una decina di minuti. Sono ottime ben calde.
Le tortillas, un po’ come la nostra piadina romagnola, possono essere servite come accompagnamento al posto del pane, ma sono perfette anche per essere farcite a piacere. Noi le abbiamo provate in due differenti versioni. La prima con maionese, insalata di mais, piselli, fagioli cannellini e salsiccia italiana cotta alla piastra e tagliata a pezzetti. La seconda versione invece con salsa di yogurt, erba cipollina, mais, piselli e petto di pollo alla piastra.
Quasi dimenticavo: anche il Calendario del Cibo Italiano si unisce con entusiasmo alla grande raccolta panosa che Zorra organizza ogni anno in occasione del World Bread Day per celebrare il più semplice ma nel contempo più popolare cibo che abbraccia ed unisce tutto il mondo nel suo inconfondibile e fragrante profumo.
Dolcissimo il modo in cui hai introdotto la preziosità del pane e il suo cucinarlo. Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie cara! il pane è uno di quei cibi che secondo me cancella barriere e riappacifica gli animi. Buona serata e un bacione
"Mi piace"Piace a 1 persona
Yeast is missing, but they look so delicious – so they count also for WBD. 😉 Grazie per la tua partecipazione a WBD.
"Mi piace""Mi piace"
thank you so much. the recipe that I followed did not include yeast. I have always done so! Thank you for going
"Mi piace""Mi piace"
Complimenti per il blog. Capitata per caso ho trovato tante ricette interessanti come questa che, alla prima occasione, voglio provare.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Uno dei pochi pani internazionali di oggi che ho provato a fare anche io…ma le tue sono decisamente più belle! Ok, alla prossima occasione giuro che mi impegnerò di più seguendo i tui suggerimenti :*
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma tu sei bravissima. Sono certa che le tue tortillas saranno state perfette 🙂 a volte siamo molto critiche con noi stesse! Grazie mille, il merito é di questa bella ricettina di un’americana in cucina 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Fantastiche….. anche io voglio provare a farle le tortillias…. ma sai che faccio sempre i pan cakes di “un’americana in cucina”… li adoro e la ricetta è perfetta secondo me. Buona giornata
"Mi piace"Piace a 1 persona
É vero sul suo blog ci sono delle belle ricette che funzionano! I pancake mi mancano li proveró anche io visto che non li ho mai fatti! Un saluto caro e buona serata!
"Mi piace""Mi piace"
Adoro i blog come il tuo dove le ricette si raccontano e dove le ricette diventano pretesto per raccontare altro! Il pane poi è qualcosa di magico che merita sempre una riflessione in più. E mi iscrivo nel club di quelli che le piadine non le hanno mai fatte e provedo alla prima occasione…bellissime e invitanti! Grazie 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
Marina grazie mi rendi felice con queste tue parole. Per me in effetti le ricette sono un modo per raccontare e raccontarmi… E anche viceversa. Grazie di cuore un saluto e buona serata!
"Mi piace""Mi piace"
Ciao Mile! Sono passata per farti un saluto dal Giappone 😘
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ale che meraviglia, beata te quando torni mi devi raccontare tutto! Magari poi se ti va mi dici come cercarti su fb che possiamo anche scriverci li al di la dei rispettivi blog. Buona… Vacanza… Immagino!!! Un bacione
"Mi piace""Mi piace"
se le vede Dario potrebbe insistere per mesi affinché le faccia pure io, magari ripiene come le tue e belle piccanti. Buone e bellissime da vedere. BRava.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Annarita ma grazie! Provalo provalo! Ci vuole poco tempo per prepararlo e anche la cottura è veloce. Sono certa che ti verrà benissimo! Un saluto caro e buona serata!
"Mi piace""Mi piace"
ahhhhh, finalmente la ricetta delle tortillas! E’ da tempo che penso di farle, ma finora non ho mai trovato una ricetta che mi soddisfacesse in pieno. Le tue sono davvero bellissime, morbide e golose, fanno venire l’acquolina. Te le “rubo” presto, magari per una cena a tema. Un bacione
"Mi piace""Mi piace"
Fausta sei troppo gentile! Io invece ruberò la tua ricetta per il chapati indiano! Io lo adoro ma a vedere le tue foto, quello che faccio io non viene così gonfio! Quindi prossima volta provo il tuo!!! Un saluto caro e grazie di essere passata da qui!
"Mi piace""Mi piace"
Bentornata,ti sono venute benissimo, solo che io devo ancora imparare a fare le piadine, chissà cosa combinerei se mi cimentassi con queste!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Giovanna! Alla fine in cucina c’è sempre qualcosa che nonostante prove e modifiche non riesce mai! Chissà perchè… Tu però sei troppo brava e sono certa che con la ricetta giusta le piadine ti verranno benissimo. Secondo me il trucco è usare il bicarbonato e non il lievito, se possibile lo strutto per renderle più soffici, lasciarle riposare per 30 minuti coperte e cuocerle su una padella ben calda. A me invece non viene mai bene la maionese. Tutte le volte mi rimane troppo compatta… ho mille libri eppure nulla. Ho provato anche quella di Roux… ma non mi è venuta perfetta….
Mi sono arresa ora mai! Un bacio grande Giovanna!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non vale, mi hai fatto venire una fame mondiale!!!! Bravissima
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Mila!!! Buona serata!
"Mi piace""Mi piace"
Seguirò i tuoi consigli e magari te ne chiederò degli altri, solo che quando una ccosa non mi riesce bene e qualcuno non la mangia non sono invogliata a rifarla.
La maionese forse la frulli troppo o dovresti mettere un pò d’olio in più, io preparo quella pastorizzata e mi pare che ho ridotto l’olio che era previsto e mi fermo qualdo trovo la consistenza perfetta per me.Ciao a presto!
"Mi piace""Mi piace"