Calendario del cibo italiano: confettura di albicocche e pesche tabacchiere alla vaniglia

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Io e la dolce metà possiamo ritenerci molto fortunati. Entrambi siamo cresciuti in una famiglia in cui i nonni hanno sempre svolto un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi, diventando così un sostegno e un punto di riferimento insostituibile.
Super nonni, come li chiamo io, che insieme a coccole, strigliate e abbracci hanno dispensato saperi e conoscenze frutto del loro passato, mantenendo vive usanze e tradizioni di un tempo, sopratutto quelle legate al cibo e alla cucina.
Quello che ci hanno trasmesso è sopratutto il piacere di stare insieme e condividere a tavola anche attraverso il cibo, con semplicità, cercando di non sprecare nulla e, quando è possibile, seguendo il più possibile i cicli stagionali. Immersi nella natura, siamo cresciuti mangiando frutta appena raccolta dall’albero, passeggiando nel bosco in cerca di castagne, more e funghi🍄, con le mani nella terra, quella dell’orto, e poi in cucina per mettere nel piatto (o nei vasetti per l’inverno) quello che la natura ci aveva donato.
Ancora oggi conserve, marmellate, frutta e verdura in barattolo, provengono direttamente dalle cucine dei nostri parenti, anche se in minor quantità rispetto ad un tempo. Conservare e mettere via il cibo come provvista per l’inverno per i nostri nonni era un’attività scontata e naturale, legata anche al loro stile di vita, ovviamente molto diverso rispetto a quello odierno.
I genitori di mio padre in particolare ogni anno preparavano sempre 6 diversi tipi di marmellata: mista, di prugne, di pere, quella di pesche, ai fichi e la mostarda bolognese.
La mamma di mia madre sempre indaffarata ai fornelli, si diletta ancora oggi a preparare frutta sciroppata e sotto spirito, marmellate e confetture, come quella di rusticani, raccolti con le sue manine, che quest’anno ho preparato anche io per la prima volta (e presto scoprirete la ricetta!).

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Tuttavia, devo ammettere che quella delle conserve e delle marmellate è un’arte a cui io e mia madre non siamo molto avvezze.
Per quanto mi riguarda, direi che in materia non sono decisamente un’esperta. Anzi piuttosto una neofita. Oltre alla conserva di pomodoro che produco sempre in piccole dosi, solo in questi ultimi anni ho iniziato a prepararne in casa qualcuna.
Ne abbiamo provate diverse, sperimentando un po’, cambiando anche gli aromi, ma la nostra preferita rimane quella classica, di pesche e albicocche, che utilizziamo spesso a colazione spalmata su una bella fetta di pane o fette biscottate. Diciamo che è anche una delle più facili da realizzare.
Preparare la confettura e la marmellata in casa comunque  è molto gratificante ed è abbastanza semplice a patto di rispettare alcune regole fondamentali per la nostra salute, onde evitare la formazione del pericolosissimo e letale botulino, il terrore di mio padre e onestamente anche il mio.
In occasione della giornata delle confetture di frutta sul sito del Calendario del cibo italiano potrete leggere alcuni approfondimenti in merito per procedere in tutta sicurezza con le vostre marmellate e confetture artigianali.

Io, invece, vi lascio la ricetta della nostra confettura preferita e alcuni consigli, spero utili, per la pulizia dei vasetti in vetro.

CONFETTURA DI ALBICOCCHE E PESCHE TABACCHIERE ALLA VANIGLIA

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1 kg di frutta mista al netto degli scarti tra albicocche mature e pesche tabacchiere
(pasta bianca e gialla) da ricavare secondo la ricetta,
500 gr di zucchero di canna fine,
150 gr di zucchero semolato
2 stecche di vaniglia,
succo di 1 limone

Per prima cosa, dopo aver pulito pentole, cucchiai e ambiente di lavoro, è necessario pulire perfettamente anche i barattoli di vetro. Con i mezzi casalinghi non si otterrà una vera e propria sterilizzazione, ma solo una sanificazione che può essere realizzata ad esempio: lavando i barattoli in lavastoviglie ad alta temperatura, oppure, secondo il metodo più tradizionale, collocando i barattoli sul fondo di una pentola con l’apertura rivolta verso l’alto, avvolti in un canovaccio pulito. Si procede poi coprendoli di acqua fredda e portando sul fuoco ad ebollizione. A questo punto si abbassa la fiamma e si prosegue per 30 minuti, versando nella pentola anche i tappi dopo circa 20 minuti. Trascorso il tempo necessario si spegne il fuoco, si lascia raffreddare tutto completamente e infine, prima di utilizzarli, si lasciano scolare i vasetti di vetro capovolti su un canovaccio pulito insieme ai tappi. Al momento di versare la marmellata o confettura dovranno essere completamente asciutti.

Per la confettura: prima di iniziare, lavare la frutta e asciugarla bene. Le albicocche vanno private del nocciolo e tagliate a pezzetti. Le pesche intere vanno immerse un minuto in una casseruola di acqua bollente e poi passate in un bagnomaria di acqua ghiacciata per poi essere private del nocciolo, della buccia e tagliate a pezzetti.
Trasferire tutto in una ciotola con i due tipi di zucchero, precedentemente mescolati insieme, e il succo di limone. Mescolare, poi coprire con un piatto e lasciare macerare per almeno 1 ora e mezza.
Travasare la frutta macerata in una grande pentola dal fondo spesso e portare a bollore a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno e se necessario schiumando il composto.
Incidere le bacche di vaniglia per il lungo, estrarre i semi e unirli alla frutta. Unire anche la bacche rimaste. Continuare la cottura a fuoco medio per circa 40 minuti (il tempo è indicativo).
Per verificare che la confettura sia pronta, far cadere qualche goccia su un piattino freddo. Se le gocce si rapprendono senza colare, togliere la pentola dal fuoco. In caso contrario proseguire la cottura e ripetere la prova.
Versare la confettura nei barattoli di vetro precedentemente puliti. Le stecche di vaniglia rimaste possono essere eliminate, ma anche lasciate all’interno dei vasetti (io ho fatto così). Chiuderli ermeticamente con il tappo e capovolgerli sopra ad un panno pulito. Attendere che si raffreddino completamente. Prima di gustare la confettura è consigliabile pazientare qualche  giorno. I vasetti vanno conservati in un luogo fresco privo di umidità. Una volta aperti, meglio tenerli in frigorifero.

Qui sul sito Mangiar bene alcune utili informazioni generali sulla preparazione e la conservazione di confetture e marmellate.

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15 pensieri su “Calendario del cibo italiano: confettura di albicocche e pesche tabacchiere alla vaniglia

  1. AleB. ha detto:

    Che buona questa Confettura, poi io adoro le pesche tabacchiere, sono le mie preferite!
    Posso farti una domanda tecnica? Io le confetture le ho imparate a fare da mia nonna, ma che è una persona molto pratica. Mette tutto in pentola e parte subito a cuocere (infatti le ho sempre fatte anch’io così) senza lasciare la frutta macerare. Secondo con la macerazione cambia tanto il risultato? Te lo chiedo proprio perché so che alcuni lasciano riposare la frutta con lo zucchero anche per una giornata intera, ma io non ho mai provato.
    Buona giornata!

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    • Mile81 ha detto:

      Ciao ale! Intanto grazie mille. Le pesche tabacchiere piacciono tanto anche a me. Non sono un’esperta, anche mia nonna fa come la tua, secondo me un po’ cambia. La fase di macerazione aiuta lo sviluppo dello zucchero naturale della frutta e la formazione del succo. Ne guadagna la consistenza e secondo me il sapore. Io mi trovo bene così perché la confettura mi viene piú caramellosa e densa al punto giusto. Ma per certi frutti come le more secondo me non serve. Comunque io la lascio macerare 2 orette. Di piú non ho mai provato. Un bacino spero di esserti stata utile. Ps: per me in questo campo lei é la migliore http://tentazionidigusto.blogspot.it/p/confetture-e-marmellate.html

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  2. giovanna ha detto:

    Che fortuna avere frutta appena raccolta, da noi gli alberi da frutto non riescono a vivere a lungo, non si riesce a capirne il motivo, anche a me piace fare le conserve per avere qualcosa in dispensa, però marmellata solo di agrumi e poca, perché ne consumiamo pochissima, più conserve di verdura.
    Un abbraccio.

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    • Mile81 ha detto:

      Una volta giovanna avevamo questa fortuna. Ora capita ogni tanto di riuscire ad andare a more o a rusticani. Mia nonna ha ancora il suo contadino di fiducia ma a me mancano tanto quei momenti. Magari mi insegnerai a preparare le conserve di verdura. Mi piacerebbe provarle a parte quella di pomodoro non ho mai fatto nient’altro. Un abbraccio caro giovanna.

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      • giovanna ha detto:

        Allora è uguale dappertutto. La mia caponata che preparo in questo periodo la trovi sul blog , altro mi pare non ho postato, se vuoi puoi scrivermi in privato sarò felice di aiutarti se posso, ma sei brava di tuo.
        Un abbraccio e riposati al mare ho visto che hai postato qualcosa ma non ho avuto tempo di passare da te, lo farò presto.

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      • Mile81 ha detto:

        Grazie giovanna! Appena torno a bologna la provo! Mi piacerebbe riuscire a mettere via delle cipolline sott’olio. Se hai qualche suggerimento lo accetto volentieri. Finalmente sono al mare e posso sguazzare un po’ in acqua rilassandomi. Io adoro nuotare mi fa sentire meglio. Un bacio grande!

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      • giovanna ha detto:

        Ciao carissima, non pensare alla cucina per adesso, rilassatati e fatti una bella abbronzatura, al tuo ritorno ne parliamo dovrei avere ancora la ricetta di quelle che facevo una volta.
        Un abbraccio.

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  3. lapagnottainnamorata ha detto:

    Ho sempre mangiato le confetture di pesche e albicocche separate, non ho mai pensato ad unire i due frutti…. devo provvedere:) peccato che mentre ho a disposizione buone pesche io non possa dire altrettanto per le albicocche… il prossimo anno spero di trovarne:)

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    • Mile81 ha detto:

      Carissima hai proprio ragione le albicocche quest’anno non sono molto buone. Io ho avuto la fortuna di averne un cestino del contadino. Non ottime ma buone e mature. Speriamo davvero nel prossimo anno! Grazie mille per essere passata da qui!

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