Pensieri fuori dal coro: ho fatto una frittata!

Succede spesso. Si, di fare una bella frittata. C’è quella poco gradita che non avresti voluto ma ormai l’hai combinata grossa, quella imprevista del ritorno a piedi dalla spesa che te ne accorgi di averla fatta solo arrivata a casa costatando di aver rotto praticamente tutte le uova, e quella, la mia preferita, che prepari consapevolmente spesso quando non sai cosa mettere a tavola… ma che alla fine è sempre ben gradita. Parmigiano, uova, sale e pepe. Questa è quella che va per la maggiore, ma capita talvolta di arricchirla con verdure o anche per fare una “porcata” con la salsiccia! La frittata risolve molte cene e ti gratifica anche quando hai il frigo che piange! In realtà dato che la dolce metà l’adora, alla fine la cucino anche quando di tempo e di cibo in casa non ne mancano. Io da sempre la faccio così a modo mio, quello che mi hanno sempre insegnato nonna e mamma: sbatto 3 uova con sale pepe e parmigiano. Scaldo una padella in ghisa e appena arriva a temperatura ci verso il composto. Copro con coperchio. Attendo e, aiutandomi con lo stesso, la giro. Due minuti per cuocere anche l’altro lato. E la frittata è pronta… A noi piace sottile.

Oggi la volevo fare, ma avrei voluto qualcosa di diverso. Poi ricordandomi dello Starbooks redone mi  è venuto in mente che nella mia straripante libreria giaceva intonso il libro di Michel Roux “Uova”. Il volume lo potrei recitare a memoria. Non so quante volte l’ho studiato, letto e sfogliato. E’ bellissimo,  ma non ho mai provato una ricetta. L’ho acquistato dopo aver letto di lui proprio su sito dello Starbooks che seguo da qualche anno. Qui, le fantastiche compagne di avventura, che lo curano, ogni mese testano un libro di cucina provando alcune ricette e verificandone la riuscita. Quello che fanno è dunque mettere in risalto punti di forza e negatività del piatto condividendo le loro osservazioni con noi comuni mortali e magari, nel caso si rivelasse un’impresa, spiegando pure gli stratagemmi adottati per salvare il salvabile! Oltre ad essere un affidabile “contenitore” di tante gustose ricette, lo Starbooks offre quindi un importante punto di vista per decidere se acquistare o meno un libro, evitando sprechi inutili di soldi, cibo e tempo!

Per contribuire a questo utilissimo progetto si può partecipare allo Starbooks redone del mese scegliendo di provare una ricetta tratta da uno dei libri già testati e presenti sul sito, proprio come ho fatto io con questa bella frittata! Una vera sfida per me che non riesco quasi mai a seguire alla lettera nessuna ricetta! Figurarsi poi per fare la frittata! Quando mai mi è successo di pesare gli ingredienti? Qui, a parte per i dolci e i lievitati, si fa tutto ad occhio!  Dopo tutto questo chiaccherare, ora forse è meglio lasciarvi la ricetta! Le mie annotazioni sono tra parentesi in azzurro e se siete curiosi di scoprire come è andata correte in fondo al post!

FRITTATA DI ZUCCHINE & POMODORI CONFIT

Ricetta  tratta dal libro “Uova”di Michel Roux, Ed. Guido Tommasi

Le dosi sono circa per due persone. Io per questa che vedete nelle foto ho dimezzato le dosi che vedete riportate qui di seguito

Per i pomodori confit*
200 gr di pomodori perini o marmande
250 gr di olio evo
uno spicchio di aglio
grani di pepe bianco
un rametto di timo
una foglia di alloro

Per la frittata
120 gr di zucchine o zucche piatte pattypan lavate e mondate
100 gr di olio evo più un cucchiaio per servire
200 gr di pomodori confit*
6 uova
8 olive nere snocciolate (facoltative) (io non le ho messe, alla dolce metà nere non piacciono)
un rametto di timo tritato
1 cucchiaio di prezzemolo sminuzzato finemente
sale q.b.
pepe q.b schiacciato grossolanamente

Pela i pomodori (io li ho incisi, sbollentati qualche secondo e successivamente li ho privati della pelle), poi tagliali a metà ed elimina i semi. In una padella dal fondo spesso scalda l’olio. Quando avrà raggiunto i 70°C. aggiungi i pomodori, uno spicchio di aglio tagliato a metà (e privato dell’anima), un pizzico di grani di pepe bianco schiacciati, il timo e l’alloro. Cuoci a fuoco dolce mantenendo la temperatura di 70° C. per circa 15 minuti, fino a quando i pomodori non saranno teneri, ma non molli.  Falli raffreddare nella pentola e tienili da parte.

Nel frattempo taglia la zucchina a rondelle spesse 1 cm. In una padella di 20-22 cm di diametro e 4 cm di profondità (se dimezzi le dosi come me, usane una più piccola) scalda 2/3 di olio evo. Quando è caldo aggiungi le zucchine e cuocile per circa 3-4 minuti (per cuocere bene le zucchine e dorarle a puntino meglio cuocerlo a fuoco lento per qualche minuto in più, poi girarle per cuocerle da entrambi i lati).

Quando sono pronte unisci il restante olio, il timo, i pomodori confit e, se decidi di usarle, le olive. A parte in una ciotola sbatti le uova con un pizzico di sale e di pepe e, appena le verdure saranno ben calde, versaci sopra il composto di uova coprendole bene. Cuoci a fuoco medio, mescolando delicatamente con una forchetta (io non ho avuto bisogno di mescolare. Dato il calore e l’olio sul fondo, appena versato l’uovo ha subito iniziato a rapprendersi in modo uniforme ma questo è dovuto al fatto che la padella doveva essere più piccola avendo dimezzato le dosi ).

A metà cottura cuoci a fuoco bassissimo per 2-3 minuti, finchè il fondo della frittata non sarà cotto quasi del tutto. A questo punto falla scivolare su un vassoio unto di olio (io ho usato un coperchio e dato l’olio già presente non ne ho aggiunto altro!) e ribaltala delicatamente nella padella. Cuoci per altri 2 minuti finchè non sarà cotta da entrambi le parti e al centro ancora morbida. Cospargi la superficie con il prezzemolo (l’ho omesso!)

Trasferisci la frittata su un piatto facendola scivolare delicatamente e tagliala a fette.

Spennellala con un po’ di olio (mi sono rifiutata di usare altro olio. E’ già unta abbastanza così a mio avviso) e prima di servirla condiscila con un pizzico di pepe schiacciato al momento a parte. E’ buona calda, tiepida ma anche fredda il giorno dopo!

Come precisa Roux, la frittata è versatile, ottima come antipasto, come piatto principali, ma anche tagliata a piccoli rombi per preparare tapas o canapè dai sapori mediterranei.  I pomodori possono essere preparati in quantità superiore e conservati una volta freddi in un barattolo sigillato, in frigo, per circa una settimana. Al momento di utilizzarli Roux suggerisce di servirli caldi, passandoli brevemente sotto il grill a bassa temperatura o riscaldandoli  in una casseruola con un goccio del loro olio, dopo averli salati e aggiustati di pepe.

Tirando le somme quindi, provo a fare il punto:

  • La frittata è davvero deliziosa, ricca di sapori, soffice al centro e più consistente verso i bordi. Io mi boccio da sola perchè avendo dimezzato le dosi previste avrei dovuto pensare di cuocerla in una padella con un diametro leggermente inferiore. Invece, non l’ho fatto e quindi, quasi sicuramente per questo, è venuta più bassa e sottile di come avrebbe dovuto.
  • La ricetta è spiegata in modo chiaro ed esauriente tuttavia se vogliamo essere pignoli  Roux avrebbe potuto spendere due parole in più ricordandoci di girare le zucchine a metà cottura per cuocerle da entrambi e suggerendoci come spellare i pomodori. Usando semplicemente un coltello infatti il rischio è che del pomodoro non rimanga praticamente niente, specie se abbiamo optato per i perini. Forse meglio sbollentarli prima in acqua qualche secondo o passarli nel micro.
  • Unico neo: è davvero un po’ troppo unta per i miei gusti. Tralasciando il fatto che io per fare la frittata non uso grassi nemmeno per ungere la padella, ne avrei comunque preferito decisamente meno.Vista la scelta di cuocere in olio le verdure, per me la metà della dose di olio prevista sarebbe stata sufficiente. Avrei poi sorvolato, come alla fine ho fatto, sulla spennellata di olio sul vassoio per girarla e su quella finale prima di servirla.  Comunque rimane sempre una questione di gusti, alla dolce metà ad esempio l’eccesso di unto non è dispiaciuto per nulla, anzi ha deciso che d’ora in poi sarà questa la frittata che dovrò preparargli!

Posso quindi dire che (per noi) la ricetta è PROMOSSA.

Con questa ricetta partecipo allo Starbooks redone di giugno 2016

11 pensieri su “Pensieri fuori dal coro: ho fatto una frittata!

  1. lagaiaceliacal ha detto:

    Grazie per aver partecipato, fra l’altro con quella sviolinata iniziale allo Starbooks che ci rende felicissime, perché hai proprio colto lo spirito.
    Ottima la frittata, e ache la disamina (anch’io avrie messo messo olio)
    Grazie ancora, speriamo di rileggerti presto da noi!

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  2. Mapi ha detto:

    Adoro le frittate,c eh come dici tu risolvono una cena veloce e sono gustosissime.
    La mia preferita è quella di patate (faccio le patatine fritte, magari con un po’ di rosmarino, e poi ci aggiungo le uova sbattute e condite con sale e Pecorino).
    Ti ringrazio per avermi riportato alla mente Uova, uno dei primissimi libri che abbiamo recensito: il problema di noi Starbooker è che passando da un libro all’altro, spesso non abbiamo tempo per approfondire anche quelli che ci sono piaciuti di più.
    Bella la tua frittata e ottima la tua disamina: grazie!!!!

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    • Mile81 ha detto:

      Grazie mapi! Io tanti libri li ho scoperti grazie a voi sempre bravissime, ironiche e precise! Sai che la frittata cosí con le patatine non l’ho mai fatta. Non mi é mai venuto in mente di metterle in una frittata. Alla dolce metá farebbe impazzire. Provo sicuramente! Grazie mille!

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